Stereotipi in palestra
Il "Coach imporvvisato"
17/01/2025
Nelle palestre di oggi, accanto a macchinari moderni e programmi di allenamento strutturati, spesso si incontra una figura piuttosto diffusa: quella del "coach improvvisato". Parlo di quelle persone che, animate magari da buone intenzioni, si avvicinano ad altri frequentatori per dispensare consigli su come allenarsi, come usare un macchinario o, peggio ancora, come migliorare la propria forma fisica. Queste situazioni, seppur apparentemente innocue, possono avere conseguenze molto serie.
L'arte del coaching nel settore del fitness è tutt'altro che improvvisata. Fare l'allenatore significa molto più che conoscere qualche esercizio o aver trascorso anni in palestra. Significa comprendere le basi della biomeccanica, conoscere l'anatomia, adattare i programmi alle esigenze specifiche di ogni individuo e, soprattutto, rispettare i limiti e le potenzialità di chi si ha di fronte. Allenare una persona è una responsabilità che non si può prendere alla leggera, perché l'impatto di un buon coaching va ben oltre il miglioramento fisico: può influenzare l'autostima, la motivazione e, in casi estremi, persino la salute delle persone.
Uno dei rischi maggiori dei consigli forniti da questi "coach improvvisati" è proprio quello di mettere a repentaglio il benessere fisico degli altri. Senza una formazione adeguata e uno studio approfondito delle scienze motorie, si rischia di suggerire esercizi non adatti o esecuzioni errate, aumentando la probabilità di infortuni o di effetti indesiderati sul corpo. La passione per il fitness è importante, ma da sola non basta per garantire sicurezza ed efficacia.
Io stessa, pur essendo profondamente appassionata di questa disciplina, sono consapevole dei miei limiti attuali. Sto studiando per diventare una Personal Trainer abilitata, approfondendo le scienze motorie e tutti quegli aspetti tecnici e teorici necessari per svolgere questo ruolo in modo professionale e responsabile. Nel frattempo, mi limito a offrire consigli generali, suggerendo attenzioni o accorgimenti, ma mai mi permetterei di fornire "formazione" su come eseguire un determinato esercizio o costruire un piano di allenamento.
L'allenamento è molto di più che semplice movimento: è un percorso di crescita personale e fisica che richiede dedizione, competenza e, soprattutto, rispetto per chi decide di intraprenderlo. Invito tutti coloro che frequentano la palestra a riflettere sull'importanza di affidarsi a professionisti qualificati, che abbiano studiato e che siano in grado di fornire supporto sicuro e personalizzato. Allo stesso tempo, a chiunque senta la vocazione di diventare coach, ricordo che questo è un percorso che richiede studio e preparazione, perché il benessere degli altri non può mai essere lasciato al caso.
Spero di poter presto offrire il mio contributo con la competenza che sto costruendo giorno dopo giorno. Nel frattempo, continuo a studiare, allenarmi e rispettare questa meravigliosa disciplina, consapevole che la professionalità è il primo passo per fare davvero la differenza.
ARTICOLO RECENTE
TUTTI GLI ARTICOLI